Ludovica ha proposto ai bambini un workshop molto particolare: una costruzione spontanea e libera, vincolata dalla sola regola del “silenzio”. Tutti i partecipanti hanno dato vita ad una costruzione attingendo da tanti materiali messi a disposizione, coordinandosi tra loro e comunicando senza l’utilizzo della parola. Il laboratorio ha preso ispirazione da un progetto di costruzione sperimentale fatto in Inghilterra. Alla fine degli anni ’70 un gruppo di persone che vivevano nella periferia di Hackney, nella zona est di Londra, iniziò a costruire una struttura su una discarica abbandonata nel loro quartiere. Per questo esercizio collettivo i ragazzi avevano a disposizione diversi materiali tra cui: legno, forex, foam, plastica, reti, corde, fascette, tessuti, nastri e materiali da carpenteria. Seguendo le regole dettate dall’esperimento ognuno ha iniziato a dare vita alla propria costruzione, chi a livello più individuale, chi scegliendo di connettersi e collegarsi al lavoro degli altri. Tra il silenzio surreale e l’operosità di tutti i partecipanti ha preso forma nel giro di un’ora e mezzo una costruzione sorprendente fatta di macro e microelementi, qualcosa di simile a un assemblaggio di edifici e oggetti che avrebbero potuto rappresentare una città immaginaria.Al termine del lavoro i bambini hanno condiviso le sensazioni provate durante il processo di costruzione e con soddisfazione hanno mostrato gli elementi da loro realizzati.