Fantini è conosciuto in Italia e all’estero per la sua capacità di evocare visioni stranianti e surreali. Dopo aver dipinto le sue immagini, le cancella e le ricopre utilizzando una varietà infinita di materiali tra cui olio, gommalacca, tempera, acrilico e collage, lasciando emergere solo una parte del contesto pittorico iniziale.
Spesso nelle sue opere si alternano figure chiaramente delineate e perfettamente riconoscibili ad altre dai contorni fluidi: a Fantini interessa dipingere con la maggior chiarezza possibile le immagini che sorgono dall’inconscio e dalla fantasia e sfocare piuttosto emblemi troppo riconoscibili, come quando rappresenta Topolino o altri stereotipi della comunicazione.
Al Camp ha proposto ai piccoli ospiti di rappresentare in libertà i loro pensieri e il loro mondo dei sogni su grandi tele bianche quadrate. I bambini si sono lanciati senza regole sulla tela, lasciando che l’istinto prendesse il sopravvento, utilizzando colore e materia.