La giovane artista ha lavorato con i piccoli ospiti di Dynamo Camp attraverso il divertimento. La tela e i colori sono diventati dei veri e propri strumenti per i giochi con i bambini. Nel gioco della pesca gli oggetti pescati diventavano timbri con cui dipingere, nel gioco dell’oca la superficie del quadro si è trasformata nel tabellone su cui far camminare le pedine mentre le freccette sono degli elementi presenti nel territorio di Dynamo che lanciati creano collage casuali. Dopo un primo approccio alla tela di tipo istintivo, l’artista ha rielaborato e finito le opere rimaneggiandole attraverso tagli e fori tipici della sua ultima produzione. L’Art Factory con Caterina si è trasformata in un luna park di cui la tela reca impresse su di sé le ore trascorse in allegria.