Insieme a Loredana Longo i genitori della sessione famiglie hanno realizzato un progetto multimediale che comprende la scultura, la fotografia e la performance. I genitori, muniti di grandi fogli di cartone, metri e taglierini, hanno dato vita ad una città in cartone realizzando abitazioni dalle forme più varie, rivestite internamente con colorate carte da parati. Sulle facciate e sui tetti degli edifici risaltano delle grandi scritte: le parole che ognuno di loro avrebbe voluto gridare nel periodo di lockdown totale. Una riflessione sul periodo di chiusura, sul contrasto interno/esterno, su ciò che appare e ciò che è vissuto dentro il proprio spazio familiare. Un racconto intimo e intenso, forte come le emozioni provate dalle famiglie. Il villaggio è stato fotografato via via che cresceva in vari luoghi del Camp ed infine è stato fatto esplodere, prendendo ancora più forza da questo atto scenografico e simbolico, immortalato in una serie di scatti d’autore e in un video in stop motion.