Partendo da una riflessione sul colore, le ombre, l’illuminazione e il riflesso, Paolo Treni ha portato le famiglie di Dynamo Camp nel suo mondo creativo guidandoli attraverso un percorso in grado di unire il suminagashi (l’arte giapponese dell’inchiostro fluttuante) al plexiglas, materiale d’elezione scelto dall’artista come medium espressivo.
Tramite un’azione performativa, i partecipanti al workshop hanno interagito con le sculture in plexiglas di Treni realizzando delle proiezioni luminose sui soffitti della sala delle volte della Dynamo Art Gallery.
Capace di suscitare emozioni intense nello spettatore, l’oggetto in plexiglas è soltanto un medium.
La vera opera è costituita dai ricordi e dai processi cognitivi che l’immagine evoca nella mente di chi osserva, instaurando un dialogo maieutico destinato ad evolversi nel tempo.
Le composizioni oniriche realizzate dipingendo con la luce sono state immortalate da scatti successivamente rielaborati in digitale dall’artista e restituiti nuovamente al pubblico in formato analogico.