Il lavoro che Luis Enrique López-Chávez Pollán ha proposto ai ragazzi di Dynamo Camp è un’edizione speciale della sua celebre serie “La Educación Sentimental”. L’opera è infatti ispirata a una memoria di infanzia comune a molti cubani che furono studenti negli anni 90 quando, a causa degli embarghi e dei numerosi blocchi dei trasporti, nessuna merce riusciva più a entrare nell’isola, compreso tra questi il materiale scolastico.
La reazione impressa nei ricordi dell’artista è infatti legata alle maestre delle scuole elementari che, per poter garantire una continuità nell’istruzione dei bambini, iniziarono a portare nelle classi statuette votive e ornamentali in gesso dalle proprie abitazioni per spezzarle e utilizzarle come gessetti sulle lavagne di ardesia: un atto di infinita gentilezza verso il prossimo che Luis ha deciso di riproporre ai campers.
I diversi gruppi che si sono alternati nel laboratorio hanno ricreato ogni giorno delle sculture in gesso destinate ad essere utilizzate dal gruppo successivo che le ha poi utilizzate come gessi su una grande lavagna di 12 metri intervenendo con un gesto pittorico istintivo e liberatorio. Durante tutto il processo è stato chiesto ai ragazzi di richiamare nella loro memoria un episodio in cui qualcuno ha fatto un gesto gentile per loro e la lavagna su cui sono raccolti i lavori di tutti si trasforma così in un monumento alla gentilezza e alla libertà.