Massimo Uberti utilizza il neon come una matita luminosa per disegnare ambienti poetici e per riflettere sulla dimensione spaziale dell’abitare. L’artista ha invitato i Campers a varcare la porta del proprio spazio amato, una casa immaginaria le cui pareti sono costituite da tutto ciò che, in forma di oggetto o di emozione, è considerato parte fondamentale della propria quotidianità. Questi elementi sono stati alleggeriti fino all’essenziale e tratteggiati con linee semplici che sono state rese fosforescenti e, dunque, luminose.