No more blue tomorrows (antihero cloak) è il risultato del workshop che si è sviluppato partendo dal tentativo di decostruire lo stereotipo del super-eroe rivalutando quella di anti-eroe.
L’ideale dell’eroe e dell’eroina han da sempre rispecchiato valori di perfezione e onnipotenza legate a un’ideale identitario e all’immaginario della rincorsa al successo in era capitalista. Nel post-modernismo prende piede la figura
dell’anti-eroe in quanto normale essere umano, personaggio che aiuta il pubblico a empatizzare e ad avvicinarsi al racconto.
Da qui è stato richiesto alle persone partecipanti di disegnare un mantello in base alla propria esperienza di vita, ogni mantello è stato successivamente rivisitato dall’artista al fine di renderlo riproducibile.
L’allestimento dei mantelli ci ricorda una sorta di spogliatoio, l’indumento è quindi in attesa di essere indossato da qualcuno che probabilmente è ora a riposo.